San Leonardo 2014




Domenica 22 giugno si è svolta come di consuetudine la festa alla chiesetta di S. Leonardo. Una bella festa, a cui sono intervenute molte persone anche da fuori zona, e che fa rincontrare tanti amici che magari non si vedevano da diverso tempo. Al mattino,dopo l'arrivo degli uomini della neve scesi dalla Pania con il loro fardello di ghiaccio, è stata celebrata la Liturgia della Parola dal diacono Luciano Grassi, e il suono della campanella ha allietato e accompagnato lo svolgersi di tale avvenimento riecheggiando con il suo tintinnio per tutta la vallata come a voler esortare il popolo a partecipare a questa giornata di gioia.
Dopo la celebrazione tutti a sedere ai tavoli per gustare il pranzo, che i volontari del gruppo "Noialtri" hanno offerto a tutti i presenti; i tordelli l'hanno fatta da padroni
deliziando con il loro sapore i palati dei commensali che non hanno rifiutato il bis (me compreso).

Buono anche il secondo e i diversi tipi di dolce offerti in buona quantità il tutto innaffiato da due ottimi vinelli (rosso e bianco),che non si facevano di certo pregare per essere bevuti. Finito il pranzo, "mastro Moreno" ha cominciato a fare i suoi cosiddetti "tromboni" ricavati dalla corteccia di giovani polloni di castagno, atti ad effettuare la gara fra i suonatori di tale strumento, in modo così da dichiarare fra loro il migliore.

Non è mancato nemmeno il famoso tiro della fune che ha coinvolto bambini e adulti in una gara festosa e piena di entusiasmo.
Non potevano mancare di certo le granite colorate fatte con la neve della Pania che nella nottata gli "uomini della neve" sono saliti a prelevare dalla famosa buca, accollandosi una bella faticata nel portarla a destinazione: un grazie di cuore ragazzi.

Anche l'albero della cuccagna ha fatto la sua presenza con i suoi penzolanti premi, dove i più piccoli si sono affannati a raccogliere aiutati dai genitori.
E' stata una bella festa e tutto si è svolto in completa armonia e gioia nello stare insieme come dovrebbe essere anche nella vita di tutti i giorni. Molti ricordi sono affiorati nella mia mente di quando ero bambino e anche più grandicello che salivamo su al Santuario con Gigiotto e altri ragazzi per fare qualche lavoro o semplicemente per una visita. Mi ricordo poi di quella bancarella con tutta la bigiotteria presa d'assalto dai più grandicelli e giovanotti per accaparrarsi una o più pallette legate con l'elastico e ripiene di segatura che poi tutti insieme facevano mulinare per colpire il didietro delle ragazze. Mi torna in mente la gazzarra appena finita la processione che faceva rifugiare in chiesa il proprietario della stessa bancarella, sono tanti i ricordi e riaffiorano man mano che si va avanti nello scrivere.
Ritorniamo al presente.
Un cenno a parte lo devo dedicare a coloro che con la loro opera hanno, con molta pazienza e talento, restaurato l'altare con il suo coro e il cielo,i suoi vecchi candelabri riportandoli al loro antico splendore un lavoro non indifferente che ha tenuto impegnate diverse persone per qualche tempo. Una ripulita è stata data anche alle tavole della Via Crucis che sono state spostate nel coro onde renderle più visibili per poterne apprezzare la bellezza e poter leggere quello che portano scritto. Un grazie anche ai restauratori del tetto che tempo indietro avevano effettuato con molta pazienza. L'opera non è ancora finita,ma è già programmato l'ultima parte di restauro che consiste nel risanare l'intonaco dei muri (fondi permettendo). Speriamo che i tordelli abbiano dato i loro frutti nella damigiana delle offerte. Un grazie va anche a colui che ha donato alla chiesa di S. Leonardo una statua in marmo raffigurante la Madonna che è stata esposta in questa occasione per la prima volta, grazie A.B.

Longaron Umberto








           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

       



Approfondimenti storici a cura di Mario Mencaraglia

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