A Luigi
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Luigi Longaron
nato a Seravezza il 14-04-1955




       



E’ passato ormai un anno da quando ci hai lasciato, ora ho recuperato un poco di serenità, nonostante il vuoto che ho nel cuore dovuto alla tua scomparsa ,e adesso posso scrivere qualcosa in tuo ricordo.Potrei cominciare così come si scrive a una persona lontana: caro fratello sicuramente non ero pronto per la tua partenza verso il regno di Dio, in un momento che c'era gioia nella nostra vita per la venuta di Luca nella nostra famiglia.

       

       

Sicuramente saresti stato un nonno esemplare da quel poco che si è visto, ma non ti è stata data la possibilità di godere della presenza del tuo nipotino ne di poter fare quelle cose che i nonni fanno normalmente in queste situazioni. Ti sei sposato a Milano con Soledad e dalla vostra unione sono nati due figli.

       

Anche tu e la tua famiglia avete fatto parte del < Popolo della Montagna > quando abbiamo cominciato la nostra avventura su a < La Grotta > ai piedi della < Pania >. Sei stato un valido aiuto nel lavoro di pulizia del terreno che era ricoperto di rovi e sterpaglie e pure anche per gli altri lavori. Abbiamo passato dei bei momenti in lieta armonia con parenti e amici che facevano una scampagnata e nel frattempo ci venivano a dare una mano.

       

   

Tutto questo è durato fino a quando hai dovuto fare un intervento al cuore, successivamente una brutta malattia ha colpito Soledad, che ancora oggi ne porta le conseguenze, mettendo così fine alla vostra attività montana. Due righe le devo dedicare anche al nostro viaggio che facemmo 32 anni fa nella ex Jugoslavia dove siamo andati con la nostra roulotte e abbiamo campeggiato sia al mare che in montagna e abbiamo avuto modo di conoscere della bellissima gente che ci ha trattato come se fossimo appartenuti alla famiglia (e questo non potrò mai dimenticarlo) e tuttora sono in contatto con loro.

       

Un’altra bella avventura è stato il nostro viaggio in Filippine che ci ha permesso di conoscere i familiari delle nostre mogli e di visitare luoghi e apprezzare paesaggi di cui si ignorava l’esistenza, è stata una bella esperienza che ci ha lasciato un bellissimo ricordo.

           

A Camaiore dove abitavi avevi la stima di molte persone che sono rimaste colpite dalla tua scomparsa e sono sicuro rimarrai per sempre nei loro cuori dove hai lasciato un segno tangibile della tua presenza.



Sei stato per me fratello, compagno di lavoro e amico e di questo ti ringrazio infinitamente.

       

Hai condiviso con me e il nostro amico Gabriele la direzione del sito < il-cardoso.it > consentendone l’espansione e la crescita negli anni, ed è lì che andrà a finire questo mio scritto.

Longaron Umberto