10 AGOSTO 2013

Centenario della posa della Croce sopra il Monte Forato



   


Il giorno 10 Agosto si è svolta, sulla vetta del Monte Forato, la cerimonia della ricorrenza del centenario della posa della Croce. Ha officiato la Santa Messa l'Arcivescovo di Pisa, S.E. Mons.Giovanni Paolo Benotto assieme ad altri sacerdoti che hanno concelebrato la cerimonia religiosa: Don Sergio Orsucci, moderatore dell’Unità Pastorale Alta Versilia; Mons. Stefano Serafini, Proposto di Barga; Don Paolo Formiconi, già Parroco di Stazzema; Don Marco Formica (Diocesi di Tivoli), già segretario di S.E. Mons. Benotto; Diacono Carlo Filiè e Diacono Luciano Grassi, in servizio presso l’Unità Pastorale Alta Versilia.

Era stato allestito, dalle persone di Cardoso, un piccolo altare ai piedi della Croce.

       


Erano presenti il Sindaco di Stazzema Michele Silicani e quello di Vergemoli Michele Giannini. Anche l'Arma dei Carabinieri era presente con i suoi militari e pure il Parco delle Alpi Apuane con un suo guardiaparco, questo per quanto riguarda le autorità.


Per ciò che riguarda l'organizzazione dell'evento, oltre al popolo di Cardoso, c'è stata una sorta di collaborazione con persone della vallata garfagnina, in special modo il signor Avv. Paolo Papanti Pelletier, come ha ricordato anche l'Arcivescovo, che ha offerto dopo la S.Messa una colazione a tutti i partecipanti nella sua casa trasformata per l'occasione in un punto di ristoro dove molti hanno potuto rifocillarsi. Per quanto riguarda il versante versiliese, esso si era occupato di programmare l'evento. Il giorno 9 Agosto alcuni giovani di Cardoso si sono recati sul Monte Forato per preparare quello che alla sera è stato un emozionante spettacolo, non capita spesso di vedere una parte del monte tutta illuminata.


Al mattino presto del giorno 10, gli uomini della neve di Cardoso sono saliti su fino alla famosa buca, già nota all'epoca dei Medici Signori di Firenze, a prendere la neve per fare delle granite da offrire alla popolazione intervenuta alla cerimonia, donando così un gradito attimo di refrigerio gioioso a tutti.

Il gruppo era composto da Pieruccioni Noè, Massimo Moriconi con il figlio Matteo, Felici Francesco, Nicola de Lucia, Silvestri Gianluca accompagnati dal cane Argo, essi hanno portato sulle spalle, scendendo la Pania, questi pani di neve fino ad arrivare davanti al foro del monte fra la sorpresa dei presenti. Anche l' AVIS di Stazzema ha partecipato all'evento con un gruppo di suoi affiliati.


Umberto Longaron                              



La meta era il monte Forato


Non potevo mancare, come cardosino, a questo evento. Per me non ci sarà una prossima volta per essere lassù fisicamente, forse la mia anima sarà lì ad aiutare quelli che saliranno fino alla Croce in occasione del duecentenario. Tornando all'escursione, era abbastanza presto quando sono partito con i miei amici Matana Zanovi, Beatrice Caroppo e Giovanni Evangelisti. Dopo aver lasciato l'auto ci siamo incamminati sul sentiero che porta su verso casa Giorgini.
Strada facendo siamo stati raggiunti da un folto gruppo di persone dove c'erano altri amici di vecchia data, così abbiamo continuato insieme il cammino.

Oltrepassato B&B e costeggiato il palazzo del Pittore siamo approdati in quello di Aglieta e infine alla fonte di Moscoso,

dove abbiamo fatto una breve sosta, ci siamo dissetati, abbiamo reimpito bottiglie e borracce per proseguire poi verso la foce di Petrosciana che delimita la congiunzione delle due vallate, quella versiliese e garfagnina.

Andando avanti il gruppo intanto si era un poco allungato (non tutti hanno un buon passo e ognuno hai suoi problemi, me compreso). Arrivati sulla foce abbiamo fatto una seconda sosta dove qualcuno ha approfittato per fare una buona colazione o un semplice riposino in attesa che il gruppo si ricompattasse. Siamo stati raggiunti anche da mio fratello Ivo e suo figlio Fabio che si sono aggregati a noi. Siamo ripartiti alla volta del monte Forato passando sulla crestina che porta sulla ferrata (sentiero Renato Salvatori) che abbiamo evitata costeggiando un sentiero più in basso sulla destra, non l' avevo mai fatto, e che ci ha portato proprio davanti al foro. Un venticello fresco, a volte un po' sostenuto, ci ha fatto compagnia durante quest'ultimo tratto aiutandoci a salire e a non farci scoppiare dal caldo. E' sempre uno spettacolo emozionante vedere queste due vallate dall'alto, due vallate che portano ancora i segni della tragica alluvione del 19 Giugno 1996. Il tempo di fare alcune foto e avanti per l'ultimo tratto che ci porta alla Croce.
Altri amici erano già lassù giunti da altri sentieri ma con la stessa meta.

Un saluto, una stretta di mano, due chiacchiere e la ricerca di un posto per sistemarci in sicurezza. Intanto il venticello fresco continuava a far sentire la sua presenza anche durante la Messa facendoci così sopportare meglio la calura, e quando cessava di soffiare , a quell'ora il caldo si faceva sentire. Finita la cerimonia religiosa dopo un ennesimo sguardo a 90° abbiamo cominciato, con la dovuta cautela, la discesa piano piano per non cadere. Ancora una sosta davanti al foro per lanciare un'ultima occhiata verso il mio paese Cardoso ripensando a quando abitavo lì e alle lunghe scorazzate per boschi e monti con i miei amici di gioventù, oppure a tagliare la legna con mio padre, allora sì che il fiato c'era e le gambe giravano come trottole. Era così bello, così genuino e ci si accontentava di poco. A volte queste passeggiate ci procuravano dei severi rimproveri da parte dei nostri genitori, perché capitava che fosse già buio e non eravamo ancora ritornati a casa mettendo in subbuglio le nostre famiglie. Non c'era ancora il cellulare e non avevamo l'orologio. Erano i rintocchi dell'orologio del campanile di Pruno che ci dicevano le ore,

ma a volte non li sentivamo e allora si guardava il sole verso "Montalto" ma non sempre ci si indovinava, sono ricordi intensi che mi danno una sorta di brivido sublime, indescrivibile e mi lasciano gli occhi umidi. Ritornando al reale vedo davanti a me gli uomini della neve di Cardoso indaffarati a fare granite, mi hanno offerto un bicchiere con la neve che ho accettato con molto piacere.

Dirigendomi poi verso un boschetto vicino (all'ombra si stava meglio) dove mi sono ricongiunto con i miei amici che mi avevano preceduto lì ho consumato il mio panino e dissetato con la neve. Dopo ciò abbiamo ripreso la nostra discesa senza intoppi verso la foce di Petrosciana, trovando qua e là gruppetti di persone intente a fare un pic nic montano, e giù fino alla fonte di Moscoso, un'altra sosta veloce, una sciacquata alla faccia per togliersi il sudore, una bevuta e via verso casa Giorgini dove ci siamo rifocillati con i pomodori e la porchetta dell'amico Alberto proprietario del B&B.

Finito il pasto dopo un rapido saluto abbiamo ripreso a scendere l'ultimo tratto finendo così la nostra escursione. E' stata proprio una bella giornata.

Umberto Longaron




IL CENTENARIO DELLA CROCE DEL MONTE FORATO NEL VERSANTE GARFAGNINO



Il centenario ci ha consentito di conoscere una persona eccezionale: l'avv Paolo Papanti-Pelletier, giudice vaticano. Lui già tre anni fa aveva programmato la commemorazione dell'evento, noi cardosini lo avevamo messo in programma dall'inizio dell'anno, con lo scopo di ricordare un episodio storico e la nostra presenza di contorno al Santuario di San Leonardo, dove si era concentrata la nostra attività di volontariato. In primavera mi ha cercato l'avv Papanti, che ha messo subito in campo la partecipazione dell'arcivescovo di Pisa mons. Benotto e la logistica della sua casa vacanze di Petrosciana, mi ha presentato un programma facile e praticamente già fatto. Non nascondo che mi sono adoperato per informarmi quanto potesse essere credibile … su internet ho scoperto il personaggio. Nei contatti successivi ho apprezzato il suo approccio semplice e immediato. Noi cardosini ci siamo addirittura posti il problema di non vederci usurpato un evento che apparteneva tutto a noi: la croce del Monte Forato era stata trasportata e montata dai cardosini nel 1913, i cardosini avevano fatto un importante intervento di restauro nel settembre del 1995. Abbiamo avuto una collaborazione unica. L'avv Papanti ha risposto ad un invito della Versilia Historica , da noi coinvolta, e nella chiesa delle Mulina il 27 luglio ha illustrato l'evento che riproponiamo in sintesi:
“Nell’agosto 1913 l’allora Arcivescovo di Pisa Card. Pietro Maffi eresse sul Monte Forato la Croce tuttora visibile dalla Versilia e dalla Garfagnana. A cento anni di distanza ricordiamo questo evento, che fu determinato dalla volontà di celebrare il XVI centenario dell’Editto di Milano, con il quale l’Imperatore Costantino concesse libertà di culto ai Cristiani. Lo stesso Imperatore edificò successivamente a Roma le Basiliche costantiniane di San Giovanni in Laterano (omnium urbis et orbis ecclesiarum mater et caput), San Pietro in Vaticano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le mura. Il ricordo di questo evento si inscrive nell’anno della fede, che il Papa Benedetto XVI ha voluto indire proprio per sottolineare il legame ininterrotto della professione della fede cristiana dall’anno 313 all’anno in corso. Per celebrare il centenario della installazione della Croce salirà sul Monte Forato l’Arcivescovo di Pisa Mons. Giovanni Paolo Benotto e vi celebrerà la Santa Messa con la partecipazione di popolazione della Versilia e della Garfagnana.”
Ancora l'avv. Papanti ha spedito agli amici del versante garfagnino questo programma:
“Cari Amici, dopo quattro anni l’Arcivescovo di Pisa, Mons. Giovanni Paolo Benotto, ritorna nella nostra vallata di Petrosciana. In questo caso, l’occasione è data dalla ricorrenza del centenario dell’innalzamento della Croce sul Monte Forato, avvenuto nel 1913. Per ricordare questo centenario, l’Arcivescovo salirà dalla nostra vallata sulla vetta del Forato e lì celebrerà con altri Sacerdoti la Santa Messa ai piedi della Croce. Tale cerimonia si svolgerà il prossimo sabato 10 agosto in mattinata, orientativamente verso le ore 11,00. È prevista anche una numerosa presenza della popolazione di Cardoso di Stazzema, che salirà il monte dal versante versiliese. Vi invito a partecipare numerosi a questo evento, che dimostra, ancora una volta, l’affettuosa attenzione dell’Arcivescovo di Pisa per questo estremo lembo della sua Diocesi. Dal punto di vista logistico, ricordo che si può accedere con una comune automobile fino al Cimitero di Petrosciana (m. 700 s.l.m.). Da lì, percorrendo una strada carrareccia molto impervia, si giunge alla casa del Monte Forato (m. 920 s.l.m.). Questa strada è percorribile solo con autovetture con le quattro ruote motrici. Dalla casa del Monte Forato inizia il sentiero che conduce alla vetta del monte, dove è situata la Croce (m. 1220 s.l.m.). Al termine della cerimonia religiosa scenderemo alla casa di Petrosciana, ove sarò lieto di offrire, intorno alle ore 13,00 una colazione a tutti i partecipanti. Anche coloro che non hanno la possibilità di salire sul Monte Forato sono egualmente invitati a partecipare a questo momento conviviale, per incontrare l’Arcivescovo e rinsaldare i legami di amicizia.”

A conclusione dell'evento l'avv Papanti ci ha scritto:
“La ringrazio per l'entusiastica organizzazione dell'iniziativa che ha coinvolto in modo significativo le nostre popolazioni. Penso che il ricordo di questa celebrazione rimarra' a lungo nei cuori di tutti coloro che vi hanno partecipato.”

Felici Fabio
Cardoso, 13 agosto 2013




       

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

           

       

   



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