1° Racconto

Sono qui a Cardoso dal giorno successivo all'alluvione. Una telefonata di mia sorella mi avvertì della ricostruzione del paese. Immediatamente sono salito quassù. La gente mi ha raccontato le sue esperienze e mi ha onfidato i propri sentimenti. A Cardoso ho  trovato un disastro, ma anche paura per la vita, per il posto do lavoro, sgomento, insicurezza, ansia. Al Cardoso ho trovato rimpianto per la morte dei famigliari e preoccupazione per la sistemazione di un alloggio sicuro. Ma ho trovato anche attaccamento caparbio al Paese; coraggio e disponibilità dei volontari, delle forze dell'ordine, di tanta altra gente che ci ha aiutato e che sono sicuro i Cardosini avranno occasione di ringraziare. Sono stato purtroppo testimone di una spiacevole incomprensione di un membero del comitato per la ricostruzione di Cardoso con l'Assessore Rossi del nostro Comune. L'amico Giorgio Fini lo ha contattato per avere delle precisioni in merito alla sistemazione di famiglie in particolari su un eventuale intervento dell'ATER nella ricostruzione di Cardoso. Ovviamente anche l'Amministrazione è in gravi difficoltà e per superare i tanti problemi non basta la buona volontà e il grande impegno. Dall'Assessore Rossi non ci si poteva aspettare miracoli, ma la buona educazione si! Io non conosco la particolare situazione che ha spinto l'Assessore a dire che a lui "non gliene importava un c...." e a interrompere malamente la telefonata; certo non ho avuto una buona impressione del suo comportamento, che mi sembra giusto denunciare su questo foglio. All'assessore Rossi chiedo di dare le sue giustificazioni, che mi impegno a riportare integralmente sul foglio periodico della Comunità di Cardoso Il Bardello. Il sindaco di problemi ne ha già tanti e spero che il rapporto dei cardosini con i suoi collaboratori possa continuare con cordiale fiducia.

Fabio Felici              

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